domenica 1 maggio 2016

Nascita della cartografia

La cartografia ebbe origine in epoche antiche della storia umana poichè anche popoli primitivi erano in grado di realizzare abbozzi cartografici. Ciò è confermato da numerosi reperti archeologici che testimoniano l'innato bisogno dell'uomo di fissare sui materiali più disparati la posizione della propria dimora o gli itinerari frequenti. Oltre che rappresentare un territorio le carte esprimono graficamente l'idea che l'uomo ha del mondo reale.

Molte culture non europee svilupparono tecnologie ingegnose per disegnare gli itinerari: gli indiani dell'America Settentrionale per esempio li disegnavano su cortecce di betulla. Erano semplici disegni in cui direzioni e distanze non erano rispettate, ma che davano comunque indicazioni utili come le carte dei percorsi delle attuali metropolitane.

Gli abitanti delle isole Marshall, nell'Oceano Pacifico occidentale, costruivano addirittura carte nautiche con bacchette di legno e conchiglie, raffigurando le principali direzioni stagionali delle onde in relazione al sole.

Benchè le carte itinerarie siano il tipo di carta più semplice, con il progredire della cartografia esse cambiarono in forme complesse. Di una carta intineraria dell'intero Impero Romano, disegnata intorno al 280 d.C., ci è pervenuta una copia duecentesca nota come Tabula Peutingeriana.

Il conquistatore spagnolo Hernan Cortes attraversò il Messico fra il 1519 e l 1521 con l'aiuto di carte messicane anteriori alla conquista dipinte su tessuti, in cui le strade erano dipinte con righe doppie o con bande colorate contrassegnate con una serie di orme.

Un tipo di carta itineraria è quella formata da una striscia che rappresenta una singola via lungo il suo intero percorso. Carte pittoriche della grande arteria del Tokaido da Edo a Kyoto, eseguite in seguito a un rilevamento del 1651, furono popolari nel periodo Edo della storia giapponese.

Le carte nautiche apparvero verso la fine del XIII secolo per indicare le direzioni ai navigatori. Quelle del tardo medioevo divennero note con il nome di portolani. Esse illustravano i mari e i contorni costieri, a cui venivano sovrapposte linee rette che divergevano da rose sei venti e che raffiguravano la direzione dei venti principali.